Così come nel web, l’importanza di farsi trovare tra milioni di contenuti è un problema che riguarda anche il mercato delle applicazioni per dispositivi mobili. Secondo i dati contenuti nel report pubblicato da Priori Data, in Italia nel mese di Maggio sono state lanciate 117.688 nuove applicazioni, così suddivise tra i vari app store: 61.174 per Android; 46.277 per iPhone e iPad; 10.237 per Windows Phone. Queste nuove apps vanno ad aggiungersi alle oltre 700.000 app che affollano il Google Play Store e alle 800.000 già presenti su iTunes. Con numeri del genere, a meno che non ci si chiami Google o Facebook, può risultare complicato riuscire a farsi scoprire dagli utenti. Per ovviare a questo problema, si sta iniziando ad applicare i principi del marketing al mercato delle app, cercando di ottimizzare il lancio e di supportarlo con le varie tecniche di promozione per raggiungere il target.
Ovviamente, ideare la strategia di lancio che meglio si adatta al tipo di applicazione sviluppata è fondamentale e non sempre si hanno le risorse da investire, soprattutto se si tratta dell’app di una realtà aziendale medio piccola. In questi casi, come nella comunicazione di qualunque attività d’impresa è fondamentale partire dal coinvolgimento di clienti e di potenziali clienti di passaggio. Si tratta di proximity marketing per le applicazioni mobili.
Un modo piuttosto efficace per coinvolgere i passanti potrebbe essere mettere a disposizione la connessione wi-fi e alcune tecnologie possano semplificare il tutto, eliminando il passaggio di richiesta della password e di login, ma bypassando il tutto grazie all’accesso da social network. Ma se facessimo un passo in più per rendere immediata la fruizione di alcune informazioni rilevanti, come il nostro sito, le offerte del giorno, la nostra app? Bluemoz, ad esempio, rende possibile esattamente questo: una comunicazione efficace e specifica di tutto quello che l’azienda vuole condividere con il cliente, dalle offerte del giorno, alla foto gallery, dalle news fino ad arrivare ovviamente alla propria app. Il sistema Bluemoz Hotspot viene visto come un contenitore, una sorta di “cavallo di Troia” per far arrivare un pacchetto di informazioni, che sarebbe molto più dispersivo recuperare singolarmente. Un servizio del genere si presta ad essere utilizzato dalle PMI, ma può essere anche un valido strumento per le grandi aziende, che possono avere un gadget da fornire ai propri rivenditori o punti vendita utile da un lato per incentivare le vendite, dall’altro per costruire un canale di comunicazione con il cliente finale dall’altro.